
La Biblioteca Capitolare di Verona è un’Istituzione famosa per l’antichità e preziosità dei suoi manoscritti, che ne costituiscono il tesoro più prezioso, tanto da essere definita dal paleografo Elias Avery Lowe (1879-1969) «la regina delle collezioni ecclesiastiche».
Il suo patrimonio però non si esaurisce alla dimensione del manoscritto, né a quella del libro sacro o liturgico; vi sono numerosi testi a stampa di pregio e volumi riferibili alle più varie arti e discipline: diritto, poesia, filosofia, astronomia, medicina, botanica e numerose altre scienze. Questa varietà ci testimonia il felice incontro e la reciproca integrazione e contaminazione del sapere religioso e laico che sono alla base dello sviluppo della cultura occidentale.
Negli ultimi anni l’attività della Biblioteca si è indirizzata a un’opera di collaborazione con gli altri istituti culturali della città ed a sempre più frequenti e qualificanti contatti con quelli stranieri, anche d’oltre oceano. Inoltre ha iniziato una politica di diffusione della conoscenza dell’inestimabile patrimonio racchiuso fra le sue mura e ancora oggi in parte inesplorato e ricco di promesse.
Opere
Oggi la Biblioteca Capitolare conserva
- oltre 1200 codici manoscritti
- circa 270 incunaboli dei quali 110 sono testi di diritto
- circa 2500 cinquecentine
- circa 2800 seicentine
- circa 90 mila volumi di epoche successive
Tra i tesori più preziosi troviamo
- Vergilii Fragmenta, Codice XL, sec. V (palinsesto)
- De Civitate Dei (Agostino), Codice XXVIII , prima metà del sec. V
- Institutiones (Gaio), Codice XV, sec V (palinsesto)
- Tractatus super Psalmos (Sant’Ilario), Codice XIII, sec. V
- Evangeliario Purpureo veronese, Codice VI, sec. V
- De Trinitate (Sant’Ilario), Codice XIV, sec. V-VI
- Vita Sancti Martini (Sulpicio Severo), Codice XXXVIII , sec. VI
- Sacramentarium Veronensis, Codice LXXXV, sec. VII
- Orazionale mozarabico, Codice LXXXIX, sec. VIII (contenente l’Indovinello veronese),
- Martyrologium, Codice CVI, sec. IX-X
- 17 Libri Corali della Cattedrale, sec. XIV
- Tito Livio, Ab urbe Condita, Codice CXXXV, sec. XV
- Epitomi Plutarchesche (Pier Candido Decembrio), Codice CCXXXIX, sec. XV
Indice dei codici secondo le diverse materie
- Bibbia
- Padri della chiesa e scrittori sacri
- Concilii
- Teologia e filosofia
- Liturgia
- Diritto civile e canonico
- Storia e geografia (sacra e profana)
- Autori e letteratura latina
- Autori e letteratura greca
- Autori e letteratura italiana
- Autori e letteratura francese
- Codici orientali
- Scienze varie
- Con disegni e miniature
Archivio
Oltre ai testi, la Biblioteca Capitolare raccoglie un ricco archivio, di pergamene e documenti manoscritti.
L’Archivio Capitolare attesta l’attività dei canonici di Verona nel corso dei secoli e comprende una serie di circa 11.000 pergamene, di cui la più antica risale al 710, e 716 faldoni con documenti cartacei a partire dal XIII secolo. A questa documentazione si aggiungono fondi donati all’Archivio da privati e enti.
Il primo lavoro di riordino dell’archivio pergamenaceo del Capitolo venne portato a termine nel 1626 da Alessandro Canobio. Nel 1753 Gian Giacomo Dionisi provvide poi a ordinare il settore riguardante i diplomi. Nello stesso secolo il canonico Giuseppe Muselli condusse un’indagine sul fondo pergamenaceo e raccolse le trascrizioni dei documenti più importanti in fascicoli suddivisi in 17 buste sotto il nome di Carte Muselli. Le buste vennero registrate come codici e inserite nel Catalogo descrittivo di tutti i manoscritti della Capitolare, redatto da don Antonio Spagnolo (Verona 1996). Nel settembre 1882, durante una grande alluvione, le acque dell’Adige allagarono le stanze dell’Archivio danneggiando gran parte delle pergamene. Il materiale recuperato venne ripulito e restaurato nel secolo successivo da mons. Giuseppe Turrini che provvide anche a riporre in ordine cronologico le pergamene in apposite cartelle, riconducendole in tre serie sulla base della grandezza delle stesse. Le cartelle più grandi appartengono al formato I, quelle medie al II, le più piccole al III, per un totale di 269 cartelle. A queste si devono aggiungere alcuni diplomi custoditi in cartelle separate e non numerate.
- Archivi del Capitolo dei Canonici di Verona (circa 11.000 pergamene, di cui la più antica risale al 710 d.C.)
- Archivi della Collegiata di Sant’Elena, degli Accoliti e della Cattedrale
- Archivio Giuliari (1147 pergamene e 218 diplomi)
- Archivio Fumanelli
- Fondo Trecca
- Fondo Crosatti
- Fondo Simeoni
- Fondo musicale (con strumenti a fiato cinquecenteschi)
- Fondo Pellegrini
Fondi fotografici
denominazione raccolte principali/partizioni
- Fondo Sichel (riproduzione codici), fotografo Lotze
- Fondo Trecca (riproduzione codici) lastre negative
- Fondo Simeoni (200-300 lastre negative e stampe originali)
Autori principali: Lotze
Soggetti principali: Città di Verona, ritratti ecc.
Periodici: 40
Periodici conservati: 60
Microforme: tutti i codici
Documenti video: 1 (sulla Biblioteca Capitolare)
Opere escluse dal prestito: tutte